Nell’attuale era digitale, l’influencers maketing è diventato fondamentale per la comunicazione aziendale. Queste figure, nate con la nascita dei social media, sono in grado di influenzare gli acquisti e i comportamneti dei consumatori, proprio perché esse sono capaci di creare connessioni molto forti e autentiche con i propri follower. Questo articolo cerca di analizzare il ruolo crescente degli influencers e discute dell’efficacia della loro comunicazione, dell’uso degli hashtag e delle implicazioni etiche delle loro scelte di sponsorizzazione
Il passaggio ad un marketing digitale
Negli ultimi anni, il marketing tradizionale ha ceduto il passo al marketing digitale, focalizzato sui social media, poiché i consumatori sono diventati più consapevoli delle tattiche pubblicitarie impiegate. Le partnership con gli influencer sono diventate fondamentali per le aziende, in quanto questi ultimi comunicano in modo autentico con il loro pubblico, comprendendone le esigenze. Il marketing digitale si avvale di strategie quali l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO), il content marketing e il social media marketing, che mirano a connettersi con il pubblico target nel momento e nel luogo più opportuni. Gli influencer sono emersi come figure chiave, grazie alla loro capacità di influenzare il comportamento dei consumatori attraverso contenuti autentici e coinvolgenti sui social media. La ricerca sui diversi tipi di influencer mira a comprendere le differenze in termini di dimensioni del pubblico, tassi di coinvolgimento e focalizzazione dei contenuti, allo scopo di fornire ai professionisti del marketing e alle aziende indicazioni sulle migliori strategie di collaborazione con gli influencer.
I diversi tipi di influencers
Nel panorama dei social media e del marketing digitale, gli influencer stanno acquisendo un ruolo sempre più significativo, ognuno con caratteristiche e impatti distinti sul pubblico. Dai mega influencer, figure chiave nel marketing digitale e sui social media, con un seguito enorme e diversificato, ai micro-influencer, specializzati in nicchie specifiche e in grado di creare connessioni più profonde con i loro follower. I mega influencer sono spesso celebrità o personalità famose che hanno raggiunto una vasta fama, trasformando la loro influenza in una risorsa preziosa per le aziende. Grazie alla loro vasta portata, possono raggiungere milioni di persone con un singolo post o una singola promozione, offrendo alle marche un’opportunità unica per aumentare la visibilità e l’engagement. A differenza degli influencer più piccoli, i mega influencer possono comandare tariffe elevate per le loro collaborazioni, diventando alcuni dei professionisti più pagati nel settore. Un esempio di mega influencer è Chiara Ferragni.
I macro influencer, con un numero di follower che va da 100.000 a 1 milione, fungono da intermediari tra i micro e i mega influencer, offrendo sia una vasta portata che un’autorità nel proprio settore di nicchia. Le loro collaborazioni con i brand mirano spesso a massimizzare la portata del messaggio senza investire nelle tariffe elevate dei mega influencer. D’altra parte, i micro-influencer, con un seguito più modesto da 1.000 a 100.000 follower, si distinguono per la loro autenticità. La loro specializzazione in nicchie specifiche li rende preziosi per le aziende alla ricerca di connessioni più autentiche e impegnate con il loro pubblico di riferimento. Complessivamente, la presenza di una vasta gamma di influencer offre alle aziende diverse opzioni per connettersi con il loro pubblico in modo autentico e coinvolgente. Che si tratti di raggiungere un vasto pubblico o di creare connessioni più profonde e specializzate, c’è un influencer adatto a soddisfare le esigenze di ogni azienda.
Coca-Cola adotta una strategia innovativa: collaborazione con micro-influencer per il lancio delle bevande aromatizzate al lampone in Danimarca
Per promuovere una nuova bevanda al lampone sul mercato danese, Coca-Cola ha utilizzato una tattica di marketing innovativa: piuttosto che utilizzare celebrità o macro-influencer, essa si è affidata a 300 micro-influencer del settore alimentare e dello stile di vita. Quest’iniziativa ha portato ad un sorprendente coinvolgimento del pubblico, raggiungendo circa 750’000 persone. La scelta di Coca-Cola di affidarsi ai micro-influencer è stata fatta per massimizzare l’engagement del pubblico e rafforzare la presenza a livello locale. La campagna ha avuto risultati eccezionali, registrando un tasso di engagement del 7.5%, si molto superiore alle solite campagne di marketing con influencer. Questa strategia innovativa evidenzia il potenziale dei micro-influencer nelle sponsorizzazioni: essi garantiscono un approccio più autentico e coinvolgente per raggiungere il pubblic desiderato.
Gli hashtag
Gli influencer utilizzano gli hashtag come strumenti essenziali e strategici per aplificare la portata dei messaggi, costruire una comunità, posizionarsi come leader di opinione e navigare complesse questioni sociali e culturali. Attraverso l’utilizzo di hashtag specifici, gli influencer non solo estendono la visibilità dei loro contenuti oltre i loro seguaci immediati ma attraggono anche nuovi seguaci interessati a specifici argomenti. Questo uso di hashtag permette ai post di apparire nelle ricerche legate a termini popolari o di tendenza, massimizzando così l’engagement e l’interazione con un pubblico più ampio. Oltre a funzionare come un potente strumento di marketing, gli hashtag aiutano gli influencer a creare e rafforzare la loro comunità. Condividendo contenuti sotto un hashtag comune, si facilita l’interazione e la discussione organizzata, rafforzando i legami con il pubblico e attirando individui con interessi simili. Questo aspetto comunitario è cruciale per la costruzione di una base di follower leale e attiva. Gli hashtag servono anche a segnalare l’identità di un influencer o del suo brand, associandoli a specifiche cause o movimenti. Questi simboli diventano espressioni di principi e appartenenze, aiutando l’influencer a stabilire connessioni emotive con il pubblico e a posizionarsi su questioni culturali o politiche. Inoltre, in contesti di dibattito sociale o politico, l’uso di hashtag consente agli influencer di inserirsi in conversazioni più ampie, dove possono esprimere opinioni controcorrente o contestare le narrazioni dominanti, distinguendosi così nel vasto mare dei media sociali. Infine, la pratica del hashjacking mostra come gli influencer possano usare gli hashtag per manipolare o controllare il discorso pubblico. Attraverso l’appropriazione di un hashtag popolare, possono deviare l’attenzione su temi specifici che desiderano evidenziare, incrementando la visibilità dei propri contenuti o delle proprie posizioni ideologiche. Questo approccio non solo aumenta la risonanza delle loro voci ma permette anche di plasmare attivamente il panorama informativo e culturale.
Benefici delle partnership con gli influencer sui social media
Gli influencer sono molto utili alle aziende per promuovere beni o servizi. Uno dei principali vantaggi per le aziende rappresenta la capacità di raggiungere la massa. Infatti i leader d’opinione dei social media, sono seguiti da migliaia o milioni di potenziali clienti, che potrebbero non aver mai sentito parlare del marchio. Quest’esposizione permette di aumentare la visibilità e la credibilità agli occhi dei consumatori. Un altro vantaggio dell’utilizzo degli influencer riguarda la loro autenticità nelle raccomandazioni che fanno. Infatti, contrariamente alle pubblicità tradizionali, gli influencer rappresentano una figura di fiducia e di riferimento per i loro follower, il che rende le loro raccomandazioni più genuine e sincere. L’accesso a specifiche nicchie di mercato rappresenta un ulteriore vantaggio delle partnership con gli influencer. Esistono infatti influencer specializzati in bellezza, fitness, moda o viaggi, il che permette che il messaggio del marchio raggiunga il pubblico interessato. Infine, gli influencer garantiscono collaborazioni con contenuti creativi e coinvolgenti e adatti alle piattaforme utilizzate.
Strategie per un efficace marketing influencer
Il successo di una campagna di marketing influencer per un marchio dipende dalla scelta dei giusti influencer. Infatti è importante considerare la sua nicchia, il suo pubblico, i suoi tassi di coinvolgimento e l’allineamento dei suoi valori con quelli dell’azienda. Questo tipo di collaborazione non si limita a un pagamento e una successiva promozione dei prodotti o servizi del marchio, ma implica la creazione di una relazione autentica, una partnership genuina basata sulla fiducia e sui valori condivisi. La creazione di contenuti coinvolgenti con gli influencer è essenziale per poter attirare l’attenzione dei follower. È quindi importante evitare di far pubblicare loro una foto del prodotto, bensì aiutarli e incoraggiarli a condividere storie personali o esperienze che permettono loro di comunicare con il loro pubblico in maniera autentica e spontanea. Oltre alla selezione degli influencer corretti per la campagna che si vuole svolgere, è importante tenere conto del budget disponibile per la campagna e valutare il miglior rapporto qualità-prezzo per raggiungere gli obiettivi prefissati dal marchio.
Il limite tra sponsorizzazioni ed etica
In un programma televisivo italiano è andato in onda un esperimento per testare l’etica degli influencers. Molti influencers famosi sono stati contattati da un finto imprenditore che ha proposto loro delle collaborazioni moralmente discutibili, come ad esempio la sponsorizzazione di prodotti ottenuti con pratiche disumane come maltrattamenti di animali o sfruttamento minorile. Mentre alcuni noti influencers hanno rifiutato tali partnership, altri hanno invece accettato la proposta senza alcuna esitazione. In particolare, una di queste influencer propense ad accettare la collaborazione, una volta venuta a conoscenza dello scherzo ha dichiarato:
« Se si tratta di lavoro io sono sfrontata e faccio tutto. Quello che fanno gli altri, lo fanno loro, non lo faccio io. Mi tocca ma solo in terza parte. Io sponsorizzerei tutto: sono un’artista poliedrica«
L’esperimento ha quindi evidenziato una divergenza di comportamenti tra gli influencers italiani di fronte a proposte discutibili. Mentre alcuni hanno dimostrato dei principi morali solidi altri danno invece maggior importanza al denaro venendo meno a dei valori consoni alla loro figura. Ciò solleva diverse perplessità riguardo all’industria dei social media rispetto ai prodotti che ci vengono pubblicizzati e dell’etica di alcuni influencers.
Vittorio Nasso
Fonti
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Cours du Professeur Asdourian: Communication, organisation et transformation digitale
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